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Come noto l’art. 727 c.p. co. 2 punisce chiunque “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”, e l’art. 7 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia sancisce che “nessun animale da compagnia deve essere addestrato con metodi che possono danneggiare la sua salute ed il suo benessere, in particolare costringendo l'animale ad oltrepassare le sue capacità o forza naturale, o utilizzando mezzi artificiali che causano ferite o dolori, sofferenze ed angosce inutili”. In tale contesto normativo la Corte di Cassazione con sentenza n. 11561/2020 aveva chiarito che l’utilizzo del collare elettrico integra la contravvenzione ex art. 727 co. 2 c.p. atteso che, a prescindere dalla…
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In tema di caccia, alle guardie zoofile dell'E.n.p.a., alla luce della L. n. 189 del 2004, art. 6 e a seguito della perdita della personalità di diritto pubblico, non può riconoscersi la veste di agenti di polizia giudiziaria, se non rispetto agli animali d'affezione, tra cui non può farsi rientrare la fauna selvatica. Tuttavia, le stesse, quali guardie giurate di un'associazione di protezione ambientale riconosciuta (ex lege), possono esercitare i poteri di vigilanza e di accertamento indicati nella L. n. 157 del 1992, art. 28, commi 1 e 5, ovvero "possono chiedere a qualsiasi persona trovata in possesso di armi o arnesi atti alla caccia, in esercizio o in attitudine di caccia, l'esibizione della licenza di porto di fucile per uso di caccia, del tesserino di cui…
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In base all’art. 43, co. 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), come recentemente novellato, la licenza di porto d’armi può essere concessa anche a coloro che hanno riportato una condanna per furto, rapina, estorsione … purché sia intervenuta la riabilitazione. Quest’ultima può essere richiesta dalla parte interessata a condizione che sia trascorso un certo lasso di tempo dalla condanna e che sia stato riparato il danno prodotto. Avv. Giovanni Di Giunta 3665619623 [email protected] Per saperne di più vai su http://www.studiolegaledigiunta.it e clicca sulle news
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E’ datata 31 luglio 2020 la sentenza del TAR Marche n. 496/2020 che rigetta in toto il ricorso presentato dagli ambientalisti contro il C.V. regionale della scorsa stagione. Il Collegio giudicante ha statuito i seguenti principi: - la discrezionalità tecnica dell’Amministrazione non è soggetta a sindacato giurisdizionale; - il parere dell’ISPRA può essere disatteso purché l’Amministrazione motivi adeguatamente; - la classificazione SPEC delle specie ornitiche cacciabili non rileva a livello comunitario; - la stagione venatoria, di regola, si conclude, in forza di Legge, l’ultimo giorno utile di gennaio; - lo storno può essere cacciato in deroga nel rispetto dei principi euro-unitari; - nei Siti Natura 2000 è possibile esercitare la caccia - la stagione venatoria…
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Notificato all’Avvocatura dello Stato di Palermo ricorso approntato dallo Studio Legale Di Giunta teso a recuperare le somme che annualmente versano i Cacciatori per finalità di gestione faunistica e che, invece, vengono distratte in altri capitoli di spesa regionale. Si tratta di milioni di euro che potrebbero rilanciare la gestione faunistica di un territorio da anni abbandonato a sé stesso. Speriamo che il Giudice amministrativo decida in fretta. Stefano Privitera (Liberi Cacciatori Siciliani) Vincenzo Cappadonna (Italcaccia) Gianmarco Gervasi (Cacciatori di Lampedusa e Linosa).